Questa è la ricetta del mio aceto, da una pagina del mio ricettario, il procedimento si legge male ma, essendo la pagina lucida, la foto meglio di così non mi viene. |
Ognuno ha le proprie fissazioni, magari una, magari due, io ne ho una decina e tra queste dieci... (secondo me sono molte di più ma a voler quantificare mi piace sempre arrotondare per difetto)... c'è quella del "ma se me lo faccio da sola?". Sì, mi piace l'idea di non andare a comprare cose che posso benissimo procurarmi senza pagarle... (no, no aspetta, non mi piace andare a rubare, per carità)... a volerle dare un nome potrei dire che ho la fissa per l'auto-produzione. Ecco, l'auto-produzione appunto, farsi le cose a casa e, di solito, con una minima spesa.
Oggi sono molto contenta perché sono finalmente riuscita ad auto produrmi l'aceto... (nello specifico aceto di vino rosso)... e dico finalmente perché non avendo mai trovato qualcuno in possesso della Madre e disposto a cedermene una parte, sono dovuta partire dal principio e cioè dal vino. Erano ben due anni che ci provavo e ad ogni prova il vino ammuffiva e l'aceto non veniva mentre il mese scorso ho notato, con mia grande sorpresa che nella damigianetta in cui avevo riposto il vino era nata la Madre che altro non è che una patina gelatinosa, credo formata da batteri, che inacidisce il vino trasformandolo in aceto... (per ogni spiegazione scientificamente valida sui batteri che trasformano il vino andate a cercare qualcuno che ne sa più di me e vedrete che troverete gente che dice che la madre non serve, anzi, è dannosa per l'aceto, fatto sta che io ci ho messo due anni per averla e adesso la amo spassionatamente questa creaturina viva che assomiglia molto ad un blob, si quello del film, avete presente?).
Ho anche capito l'errore che ha causato i miei tanti fallimenti, in tutti i miei precedenti tentativi ho usato il vino che si trova in commercio, bianco, rosso, anche quello rosé ho provato ad un certo punto e puntualmente il vino ammuffiva. Il mio ultimo tentativo è riuscito solo perché a Natale un brav'uomo mi ha portato una bottiglia di vino della sua vigna... (vino fatto a casa, capito? Senza solfiti, conservanti e robacce varie. Quindi vedete che l'auto produzione oltre ad essere più economica è più naturale, più salutare e più etica).
Comunque, oggi ho travasato il mio aceto in una bottiglia e rimpiazzato il maltolto con la stessa quantità di vino, sempre di casa perché ho paura di uccidere "Mami" col vino di negozio. Il profumo è ottimo, il sapore deciso e il colore è di un bel rosso anche se dalle foto che vi posto non si direbbe.. Sì, sono proprio contenta.
La bottiglia di vino è nella foto solo per proforma, come ho scritto poco sopra ho usato del vino di casa. |
Buona Vita
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