Attenzione: le mie piccole creature sono bambole da collezione e sono create al solo scopo di essere messe in mostra. Esse non sono giocattoli. A causa della loro natura delicata, non dovrebbero essere utilizzate per giocare.

lunedì 19 gennaio 2015

Hitja: Principessa degli Elfi della Luce

Ebbene sì!  Ammetto candidamente di essere in piena fase "Fantasy". Fase che è ricominciata durante le feste natalizie con la creazione di Natalia ma che, a dire il vero, tiene impigliata tra le sue maglie la mia fantasia fin da quando ero piccola.
Leggende nordiche e scozzesi, racconti di fate e folletti, film di mondi fantastici, hanno sempre fatto, su di me, più presa di Biancaneve o Cenerentola... (anche se confesso che le streghe di quelle favole le ho amate tutte e ho sofferto ogni volta che sono state sconfitte da quei brutti ceffi in calzamaglia azzurra e cavallo bianco)... o dei cartoons della Walt Disney. Capirete quindi, e spero mi perdoniate, se continuerò per qualche tempo a propinarvi le mie creaturine fantasy.
Dunque, è con immenso piacere... (e con una punta di orgoglio)... che vi presento l'ultima arrivata nello strano mondo di Jenny. Il suo nome è Hitja... (tranquilli, noi comuni mortali possiamo chiamarla semplicemente Neve).

Neve: bambola amigurumi

Gli elfi... (che negli ultimi anni hanno acquistato popolarità soprattutto grazie a Legolas, tra l'altro "Il signore degli anelli" è una delle mie trilogie preferite)...sono tanti e diversi ma fondamentalmente si possono dividere in due tipologie, gli elfi della luce e quelli delle tenebre; tutti hanno in comune una innata eleganza, una bellezza incantatrice, una voce armoniosa e tutti, oltre a padroneggiare le arti magiche, sono legati ai quattro elementi: aria, acqua, terra e fuoco... (poi se ne volete sapere di più basta fare una breve ricerca in rete e salta fuori un mondo intero, pure umani che vivono come elfi nella verdeggiante campagna toscana). 
La mia Neve è una principessa degli elfi della luce; appartiene, per discendenza, ai Guardiani delle alte torri dell'Ovest e padroneggia l'elemento Acqua nella sua polarità attiva. Le sue caratteristiche peculiari sono: amore, compassione, devozione, modestia, nutrimento, perdono, serenità e tenerezza. Volendo darle una collocazione astrologica potrei dire che è legata ai segni del cancro, dello scorpione e dei pesci, il suo colore è l'azzurro e la pietra è l'acquamarina... (ma io di astrologia ne capisco ben poco quindi non prendetemi alla lettera è solo che mi piace inventare una storia per ogni mia creatura che la caratterizzi e la renda reale ai miei occhi. Sì vabbè, a mia discolpa dico che nessuno è "normale" io, a differenza di altri, sono cosciente di non esserlo e sfrutto questo mio handicap per divertirmi) :D
Naturalmente l'elemento Acqua possiede anche una polarità passiva, le cui caratteristiche non sono tutte così positive ma questa è un'altra storia che magari vi racconterò in seguito, dando vita a una nuova creaturina che con ogni probabilità sarà la nemesi di Hitja.
Tornando alle mie passioni, negli anni dell'adolescenza sono passata ad amare un genere fantasy dalle tinte più oscure, in concomitanza col mio periodo dark/gotico, abitato da vampiri, licantropi e demoni infernali non disdegnando in fine, con l'arrivo della maturità, le storie noir intrise di mistero e di macabro e a questo proposito vi ricordo che oggi nasceva Edgar Allan Poe, uno scrittore, poeta e critico tra i miei preferiti quindi
Happy Birthday Edgar

Buona Vita

giovedì 15 gennaio 2015

passeggiando senza fretta

paesaggio_campagna_marche

Quante volte, passeggiando soli in un boschetto, vi è capitato di inciampare sulla radice di un albero che avreste giurato di aver schivato o vi è capitato di sentirvi osservati, magari seguiti?
Ah! Voi non andate in giro per boschetti? Soprattutto non ci andate da soli? Non sarete mica i tipi che passeggiano per le vie del centro guardando vetrine con quei cosi nelle orecchie che sparano musica a palla? Perché, in tal caso, salutiamoci subito; Io non saprei che scrivervi e voi, certamente, non avreste voglia di leggermi.
Che stavo scrivendo? Oh, sì! A me piace passeggiare per la campagna, tra gli alberi, sui sentieri poco battuti; mi piace perdermi in mezzo alla macchia marchigiana dietro a mille pensieri e alla mia troppa fantasia. Davvero, se non lo avete mai fatto, vi consiglio di provare perché è un vero e proprio toccasana per il corpo e per l'anima.
In quest'era moderna in cui viviamo ci si scorda troppo spesso di quanto bene ci faccia la natura e qualche volta ci si scorda pure di sognare, invece, immersi nel verde sembra più facile anche lasciarsi andare alle fantasticherie... (che poi, diciamocelo, che tristezza quelli che stanno sempre coi piedi ben piantati nella realtà).
Come dicevo poc'anzi, durante le mie camminate in solitaria...(vabbè, mi porto il mio fido cane per farmi difendere dai feroci attacchi di scoiattoli impazziti, picchi picchiati, lupi affamati, serpenti sibilanti o cinghiali infuriati ma fino ad oggi non abbiamo mai avuto incontri spiacevoli)... mentre mi perdo in mille voli di fantasia, rischio spesso di franare rovinosamente a terra inciampando su sassi che un attimo prima ero sicura non fossero sulla mia traiettoria oppure avverto fruscii provenire dai cespugli o ancora mi sento piccoli occhi puntati addosso e a questo punto voi penserete "beh, certo, inciampi perché sei distratta, senti fruscii perché ci sono gli animaletti selvatici che al tuo passaggio fuggono spaventati e ti senti osservata perché non sei del tutto normale e un po' di paranoia se andassimo soli in mezzo al bosco ce l'avremmo anche noi", giusto, giustissimo, tutto assolutamente plausibile e razionale. Appunto, razionale, ma la fantasia dove vogliamo metterla? E la gioia di vivere? Il piacere di sognare un mondo diverso da quello che conosciamo, con le sue guerre, i suoi attentati, gli psicopatici, gli assassini, i ladri, gli stupratori e i politici? E'!? Dai che anche voi siete stufi di catastrofi, crolli finanziari, crisi economiche e vestiti di Matteo Renzi.
E andiamo allora, date retta a me. Fatevi una bella passeggiata tra la natura... (vabbè, se state in città andatevi a fare due passi al parco, ci sarà un parco nella vostra città se no ci credo che siete sempre tristi e stressati)... e cercate di individuare gli gnomi, le fate, i folletti e gli elfi che di certo vi spiano furtivamente nascosti nel tronco cavo di una quercia secolare; è probabile che non riusciate a vederli ma se vi concentrate potreste sentire un fruscio, un rametto che si spezza, vi sembrerà di udire una risatina, poi un'altra e ancora e ancora e la vostra fantasia prenderà il volo, ne sono sicura, e tutte le ansie, lo stress, i problemi che avete per un po' vi daranno tregua.
Certo, è facile pensare che il Piccolo Popolo non esista ma è più divertente pensare che gnomi fate e folletti vivano in mezzo a noi.

Sta a vedere che il mio cane ha fatto un prigioniero :)




Buona passeggiata e...
Buona Vita
=D

sabato 10 gennaio 2015

Ricomincio da qui

ATTENZIONE: Inoltrarsi in tutto il groviglio di parole scritte sotto potrebbe causare indesiderati mal di testa.
Buona lettura e grazie.

Eccomi qua. Ho aperto questo blog a Marzo del lontano 2011 con lo scopo di...
Giusto, con quale scopo ho aperto questo blog? Potrei scrivere che ho aperto il blog per mettermi in mostra o per farmi dire "quanto sei brava" o per avere tanti commenti e tanti iscritti così da potermi sentire importante, apprezzata, idolatrata...(e non sarebbe neanche tanto lontano dalla verità)...beh... questo non è successo ma probabilmente avevo poco da mettere in mostra, poco da far apprezzare e poco di importante da dire...(e inconsciamente lo sapevo, lo sapevo con tanta inconsapevole sicurezza che non ho creato il mio blog ma il blog del mio avatar: nome fittizio, foto impersonale. Già, Jenny non sono io, Jenny era solo una parte di me, quella spaventata che non voleva farsi conoscere sul serio).
Oggi, guardandomi indietro, credo di poter dire che, al quel tempo effettivamente, ho aperto questo blog per sentirmi parte di qualcosa. La mia vita era vuota e triste, la salute mi abbandonava lentamente e nonostante l'amore dei miei cari mi sentivo sola, inutile e piena di rabbia. Riempivo i miei vuoti con cose effimere, vivevo la vita attraverso le vite dei personaggi delle tante... (troppe)... serie tv che mi annichilivano facendo scivolare sul fondo quel senso di inadeguatezza in modo che potessi scordarmene per un po'.
Sia ben chiaro che non mi sto affatto commiserando, semmai, sto facendo un'analisi il più possibile chiara e sincera della mia vita passata e sia chiaro anche che non sto cercando approvazione o compassione e tanto meno sto cercando il modo di suscitare nei lettori... (se mai avrete la voglia di leggerlo questo post, cari lettori perché vi avverto subito, sarò un po' lunghina come è mio solito quando parto con le mie improbabili e folli elucubrazioni)... empatia al fine di attirare l'attenzione su questo blog.
Ora arrivo al punto, o almeno cercherò di arrivare al motivo che mi spinge a scrivere questo post... (il che non è certo che accada perché la mia mente produce una quantità industriale di pensieri contemporaneamente quindi dopo un po' mi perdo nelle parole e trovare la via del ritorno mi è difficile). Chi è capitato tra le pagine di questo blog quando decisi di aprirlo ed è poi tornato sporadicamente a farmi visita avrà già notato che, nel tempo, ho cambiato il modello e il layout di questa mia strana creatura senza arte ne parte, ho sfrondato la Home da molte immagini, ho cambiato modi e tempi di pubblicazione dei posts. Ecco, il motivo è questo: il cambiamento.
No, non il cambiamento del mio blog, no. Il cambiamento della mia vita.
Sì, vabbè, detta così sembra quasi che io abbia avuto quella che, se fossi una fervente cristiana, potrei chiamare una visione mistica ma state tranquilli, non ho visto la Madonna e Lei non mi ha parlato lasciandomi messaggi o rivelazioni; non sono diventata matta... (o rinsavita, se vi compiace).
Ad ogni modo, circa un anno e mezzo fa, stanca del sentirmi come mi sentivo, stanca di non trovare le risposte che cercavo, ho letteralmente supplicato la Grande Madre... (non storcete il naso che ognuno crede in ciò in cui crede)... di mostrarmi la strada per uscire dalla palude della mia miserevole esistenza. Non starò qui a parlarvi delle fortuite coincidenze...(se poi sono state coincidenze sarebbe da appurare) che mi hanno portato al punto in cui mi trovo oggi. Sono qui per dire che, dopo poco meno di diciotto mesi nei quali ho iniziato una lenta... (e faticosissima, oserei dire)... ricerca sul tortuoso cammino della spiritualità... (ho deciso di farmi suora. AHAHAHAA! Sto scherzando, con tutto il rispetto che nutro nei confronti di chi sente la vocazione, sto scherzando. Sì, sono una povera scema certe volte, lo so)... sento di aver fatto quel primo passo importantissimo per imboccare la strada giusta... (un po' come in autostrada quando, dopo aver saltato l'uscita giusta per cento volte, sul punto di perdere la speranza ti accorgi che finalmente ci sei, sei uscito e non dovrai fare più altri millemila chilometri per uscire, rientrare e ripercorrere di nuovo tutta l'autostrada cercando, stavolta, di prendere l'uscita giusta perché l'uscita giusta finalmente l'hai presa. Io non lo so che diavolo ho scritto, scordate questa parentesi, vi prego, chiedo venia). Sento di aver fatto solo il primo passo, questo è vero, e voi direte che fare un passo in diciotto mesi sembra pochino ma vi assicuro che è stata dura per me questa mia presa di coscienza e sono certa che aver impiegato tanto tempo per fare un solo passo mi abbia dato la possibilità di riflettere a lungo e di imparare molto, i prossimi passi saranno, mi auguro, più spediti e meno incerti. Oggi sono un po' meno disorientata e un po' più spirituale. Oggi sono più consapevole, più amorevole, più serena, insomma, più felice e con questo non voglio dire che ho risolto tutti i miei problemi ma solo che tutti i miei problemi non mi sembrano più così insormontabili e nonostante io resti quella donna "davvero un po' stranetta", poco incline alla compagnia di molte persone, amante del silenzio e della solitudine... (quella sana, quella solitudine in cui ci si sente bene con se stessi e non ci si sente soli perché soli non lo siamo mai e spesso la compagnia di noi stessi è la migliore compagnia al mondo)... ancora incline a scatti di rabbia... (ci sto lavorando, ci sto lavorando!)... logorroica, con uno strano senso dell'umorismo... (che non fa ridere nessuno), senza la minima idea di cosa sta scrivendo... (ho perso il filo del discorso)... mi sento diversa e... (ci siamo)... sento che questo blog, così com'è, non mi appartiene più, non mi rispecchia più e soprattutto, non mi soddisfa più.
Cambierò volto al mio blog... (Non ho intenzione di chiuderlo perché resta il fatto che quando l'ho aperto, nonostante tutta la confusione che mi portavo dentro, l'ho fatto per condividere le mie passioni con la speranza di trovare compagne di viaggio con le quali sentirmi meno sola)... voglio trasformarlo per renderlo un po' più simile alla Me che sono oggi, quindi, nei prossimi giorni cancellerò, mano a mano, tutti quei post che mi trasmettono sensazioni negative, modificherò qualche piccola cosina qua e là e per vostra sfortuna manterrò questo mio modo di scrivere caotico e convulso.
Ho deciso di scrivere tutta questa roba assurda per informare quei pochi... (pochissimi)... lettori fissi, vecchi e nuovi, che se erano affezionati alla Me di un tempo non la troveranno più in questo blog per cui se vogliono andarsene sono liberi di farlo con il mio grazie per essere stai con me fino ad oggi e con la benedizione della Dea per un lungo e sereno cammino, ma, qualora volessero restare, sappiano che conosceranno una nuova persona molto simile alla vecchia in vari aspetti ma anche più vera, più serena, più socievole, pronta scambiare idee, opinioni ed esperienze con gli altri e senza la paura di mostrarsi al mondo per quella che realmente è... (in altre parole a mettersi in gioco sul serio, senza troppi filtri). Invece, ai lettori fissi che verranno rivolgo il mio sorriso più accattivante... (non mi resiste nessuno quando sorrido, io ve lo dico).
Ebbene, credo di avercela fatta...(tutta sta manfrina per dire che rinnovo il blog è probabilmente un tantino esagerata e probabilmente anche poco chiara ma, beh, sono fatta così)... e spero che almeno una piccola parte di ciò che ho scritto si capisca perché, io, tutta sta roba scritta sopra non la rileggo di certo. Il bello dello scrivere di getto è che si butta giù, nero su bianco, tutto quello che si ha in testa: sensazioni, emozioni, convinzioni e incertezze senza filtri; il brutto dello scrivere di getto è che andando a rileggere ci si accorge che non si è scritto nulla di tutto ciò che si voleva dire o magari sì ma non ci si capisce...(una cippa-lippa)...niente e allora io non lo rileggo. Vedete un po' voi.

Buona Vita naviganti ;)