Christmas Bears...ovvero Orsetti Natalizi.

Anche questo anno... (in ritardissimo come ogni anno)... eccomi qua con un nuovo progettino per i pensierini di natale.

Lo so, sono assolutamente fuori tempo ma magari ci date un occhiata e vi conservate l'idea per il prossimo anno.

Ecco il mio solito cessoso foto tutorial con spiegazioni arrafazzonate alla meno peggio, però, vi metto lo schema del lavoretto all'uncinetto... (e mi sembra di essere anche troppo larga di manica quindi MUTI)... 

Christmas Bears:

LO SCHEMA

... (mi sembra abbastanza chiaro, no?)...

 La testa ed il corpo sono lavorati in un unico pezzo e qui a fianco potete vedere come viene. La protuberanza che, di certo, avete notato sarà la pancia... (la foto non è frontale, mi sembra logico se no non si vedeva bene la pancia ma ve lo spiego perché vedi mai qualcuno non ci arrivasse).

Ecco, qui si vede testa e corpo frontali e come viene l'orsetto una volta aggiunti occhi, naso, sopracciglia e una sorta di cucitura sulla pancia tipo orsacchiotto di pezza... (sì, vabbè, voi sarete senz'aòtro più bravi di me).

 ...ih...ih...ih...

Ecco Bear comprensivo di tutte le sue parti, full optional in pratica.

A questo punto è necessatio comporre l'opera. Questo è un metodo per attaccare gli arti, io li attacco così ma ognuno può fare come meglio crede. Dopo le zampine cucio orecchie e coda con l'ago.

Et voilà! L'oresso è completato. Attaccando le zampine come sopra, le medesime si possono muovere avanti e dietro. In questo modo è semplice metterlo seduto.

Ora restano da fare gli accessori.

 Il Cappello, il cui schema trovate sulla prima foto, è lavorato in giri di andata e ritorno a maglia alta eseguita solo nell'asolina dietro della catenella sottostante, al secondo giro dopo le 13 maglie alte e le 4 catenelle saltate 4 maglie sottostanti prima di continuare che mi sa che dallo schema non si capisce, questi forellini servono per le orecchie... (mammina santa come riesco ad incartarmi con le parole io, nessuno mai)... e anche la sciarpa è lavorata in giri di andata e ritorno, lo schema sta pure lui sulla prima foto.

Eccolo il piccoletto fatto e finito! un po' di make up, qualche campanella e il gioco è fatto. Bello, no?

Adesso non resta che confezionarlo per poterlo regalare.

Per terminare la composizione natalizia basta procurarsi una palla di natale di quelle trasparenti che si aprono a metà e schiaffarci l'orso dentro facendo attenzione che non finisca a testa in giù. Poi qualche nastrino, magari un bel tag fatto a mano e via, verso nuove entusiasmanti avv... (bon, mi sono lasciata prendere la mano).

Questi sono i tags che ho fatto io. Semplici ma carini, almeno a me sembrano carini, dietro ho scritto i nomi dei destinatari, gli auguri di buone feste e, naturalmente, il mio nome e la data.

Questo è quanto. Perdonatemi se non riesco mai ad essere molto chiara, vi assicuro che nella mia testa è sempre tutto molto semplice, è nell'esporre le mie idee che mi perdo. 

Il contenuto di questo post è interamente frutto della mia fantasia, le fotografie sono di mia esclusiva proprietà, ritenetevi avvisati.

Buon Cammino

&

Buone feste

Viandanti

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Cordelia - crochet doll

Lei è Cordelia, una creaturina dal temperamento inquieto ma capace di enormi slanci di tenerezza.

Cordelia è stata creata per una committente del Friuli; sì,sì,, la aspetta un lungo viaggio per raggiungere la sua nuova casa... non è ancora partita e già mi manca.

Gender: F

Meaning of Cordelia: "heart; daughter of the sea"

Origin of Cordelia: Latin; Celtic

...E questo è il cartellino che ho creato per accompagnare Cordelia dalla sua nuova mamma :D

...(Vabbè, ci ho preso gusto a creare 'robette' con le tecniche miste... ihihhih)...

Buon Cammino

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Il contenuto di questo post è interamente frutto della mia fantasia, le fotografie sono di mia esclusiva proprietà, ritenetevi avvisati.

Luglio, col bene che ti voglio.... Mixed Media Art.

Anche Luglio sta finendo e l'estate passerà.

In questa calda, caldissima domenica di fine mese è impensabile fare qualsiasi cosa che non sia sdraiarsi sul divano accanto al fidato ventilatore sperando di non morire per un colpo di calore.

Allora, visto che ogni attività fisica è proibitiva, eccomi qiu ad aggiornare il mio caro, vecchio blog. Quello che propongo oggi è una visione fuggevole e rapida del mio nuovo lavoretto.

Immersa come sempre in qualche nuova forma creativa, in questi ultimi giorni ho messo alla prova le mie doti nell'arte del "Mixed Media" ...(il termine "MIXED MEDIA" è una definizione ampia che copre molte arti e mestieri, tra collage (sia 2D e 3D), oggetti alterati, tra cui libri e scatole, biglietti di auguri fatti a mano, le cards e tag, l'arte del journaling e la creazione di album e libri. Nella "tecnica mista" vengono utilizzate vernici, carte e cartoni di tutte le qualità, colle, bottoni, tessuti, oggetti trovati, foto, pezzi di metallo, fibre, elementi dalla natura, inchiostri, matite, pastelli, pennarelli, pasta sintetica, solo per citarne alcuni)... ed eccone i risultati.

Naturalmente, questo è il mio primo esperimento del genere e, dunque, ci sono ampi margini di miglioramento. Ad ogni modo ciò che mi interessa far presente è che ho vagabondato a lungo in rete per capire e trovare l'avvio al mio lavoro; dopo tanto vagare ho scoperto che adoro le opere di Anna Dabrowska e a queste mi sono ispirata per cominciare... (sì, beh. non facciamo paragoni, però. Ne uscirei con le ossa rotte).

My First

Mixed Media Work

Devo dire che mi sono divertita moltissimo, è vero che questo tipo di arte aiuta ad allentare lo stress e in questo progetto ho coinvolto anche la mia nipotina undicenne con cui ho passato del tempo in allegria e spensieratezza... (ogni tanto si dovrebbe tornare bambini, fa molto bene all'anima e al fisico ;D ).

Ecco un'ultima foto che mostra, a grandi linee, il processo creativo alla base del mio capolavoro :)

Buon Cammino

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Il contenuto di questo post è interamente frutto della mia fantasia, le fotografie sono di mia esclusiva proprietà, ritenetevi avvisati.

Giugno - mese di ciliegie

Giugno, nei miei ricordi di bambina, è sempre stato il mese delle ciliegie; rosse, succose e dolci, mangiate direttamente dalla pianta di fronte casa dei miei nonni dai quali passavo le vacanze estive... (mi mancate nonnini).

Quest anno, Madre Natura è stata molto generosa con me, le mie tre pianticelle di ciliegie hanno prodotto frutti in quantità industriale... (erano diversi anni che non davano frutti così abbondanti, tanto che pensavo che stessero per crepare di tedio e di affanno, poveri alberelli miei)...e mi sono trovata a sfogliare nuovamente il mio bel libro delle conserve.

Le ricette!!!

Oggi è il primo giorno di Estate anche se il caldo si fa sentire già da qualche settimana.

Il Solstizio d'Estate, quest anno, è arrivato alle 4.24 di questa mattina. Quindi, serena festa di Litha... (Litha è il giorno in cui i confini tra i mondi sono sottili. Infatti è il momento in cui è più facile avere esperienze "sovrannaturali")... a tutti e, naturalmente...

Buona vita

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Il contenuto di questo post è interamente frutto della mia fantasia, le fotografie sono di mia esclusiva proprietà, ritenetevi avvisati.

Matite colorate e fantasia

Ormai si sa che da qualche tempo ho sentito una prepotente voglia di liberare la mia creativitità con altri mezzi.

Sì, da un po' di tempo sto provando ad uscire dalla mia zona di comfort lasciando da parte uncinetti, schemi e fili per dare sfogo alla mia fantasia con materiali nuovi. Nello specifico sto parlando di colori, matite, pennelli, colle e carte varie. Avevo già accennato a queste cose qualche post più in dietro... (Qui e Qui se vi interessano i miei sproloqui sull'argomento).

Oggi pubblico solo alcune foto dei miei lavoretti più recenti, quelli a parer mio, più decenti; nulla di eclatante tantè che io nel disegno non sono mai stata un asso ma il bello sta proprio qui, non bisogna essere perfetti, disegnatori provetti, artisti alla Vangog. Questi miei pasticci sono per me e servono al mio personale relax nonché alla mia personale soddisfazione quindi il motto è...

Brutto è bello

perché l'ho fatto io.

Vogliamo chiamarla Art Journaling? Secondo me è un po' azzardato, per adesso sono solo esperimenti di creatività, schizzi e disegni colorati, doodles, e scarabocchi vari che non pretendono assolutamente di essere considerati la pagina di un Art journal... (per ora, datemi tempo e vediamo cosa esce fuori)... ma vi assicuro che mi sono divertita moltissimo nel crearli, ho allentato lo stress di questo periodo e mi sono sorpresa nell'apprendere che non faccio proprio schifo a disegnare come pensavo... (sì, vabbè, non sono Monet ma neanche mi interessa esserlo).

My journal pages

My sketchbook pages

My doodles

My greeting cards

Buon Cammino

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Il contenuto di questo post è interamente frutto della mia fantasia, le fotografie sono di mia esclusiva proprietà, ritenetevi avvisati.

Dust - post apocalyptic guy

C'era una volta, in un lontano lontano futuro, una terra devastata dall'incuria e dalla stupidità umana. Guerre, sfruttamento, inquinamento e avidità avevano trasformato questa terra in una landa arida e inospitale in cui ogni forma di vita doveva combattere per sopravvivere. Gli esseri umani non facevano eccezione, anzi, a loro era toccata la sorte peggiore. L'uomo era ormai a rischio estinzione, i pochi esemplari ancora in vita erano costretti ad uccidere o essere uccisi, questa era, ormai, la dura legge della sopravvivenza.... mors tua vita mea. Esisteva però ancora uno sparuto gruppo di persone che cercava di ripristinare i valori di un tempo, quando l'uomo ancora credeva nell'amicizia e in una vita semplice e pacifica in armonia con la natura e tutti gli esseri viventi.

Questa è la storia di Dust, uno dei pochi guerrieri rimasti al mondo che ancora crede alla possibilità di una vita migliore... o forse no.

Ecco fatto. Non fate la solita faccia sconsolata che anche voi ci avete pensato almeno una volta a che fine faremo in futuro. Un futuro neanche troppo lontano se ci fermiamo a riflettere... (non mi dite che, a voi, i rapporti America/Corea del Nord, l'inquinamento, il surriscaldamento e tutto il resto non vi fanno pensare ad un'imminente fine del mondo come lo conosciamo oggi; basta pensare che siamo nelle mani di Trump e Kim Jong-un)... e proprio da questo tipo di riflessioni è nata la mia nuova creaturina.

Lui si chiama Dust ed è un guerriero post-apocalittico, indossa spesso una maschera anti-gas perché l'aria in certe zone della Terra è ormai inrespirabile, sa maneggiare il coltello molto bene perché deve difendersi dagli attacchi dei mutanti... (i mutanti sono esseri umani e/o animali che dopo l'apocalisse hanno subito mutazioni genetiche a causa delle radiazioni e delle esalazioni tossiche delle armi nucleari...eh, sì, che ci volete fare quando mi parte l'embolo la mia mente partorisce scenari catastrofici )... fa parte di un gruppo di sopravvissuti che sperano ancora che la Terra riesca a risanarsi da sola e torni ad essere vivibile; nel frattempo piantano alberi, bonificano le zone di guerra dai detriti radioattivi, proteggono le fonti di acqua potabile da coloro che vorrebbero impossessarsene per comandare, aiutano i più deboli a sopravvivere e di tanto in tanto....

...Devo continuare? Magari potreste farlo voi, pensateci, potrebbe davvero andare a finere così... (sìsì, lo so, viva l'ottimismo!).

P.S. il coltello e la maschera anti-gas sono stati da me creati usando materiale di riciclo, nello specifico: parte di uno stecco del gelato e parte di coperchio di una scatoletta di tonno per il coltello, collo di bottiglia di plastica e bottoni di vecchi jeans inutilizzati per la maschera...lol.

Buona Vita

bella gente

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Il contenuto di questo post è interamente frutto della mia fantasia, le fotografie sono di mia esclusiva proprietà, ritenetevi avvisati.

"Una casa senza libri...

...è come un corpo senza Anima".

Ogni libro che si rispetti ha bisogno di un suo segnalibro, sì ogni libro che ho letto... (e che custodisco gelosamente nella mia libreria perché un libro è per sempre)... possiede un suo proprio segnalibro e vi assicuro che ne ho di tutte le forme, colori, materiali... (tanti sono semplici biglietti del treno, scontrini della spesa, pezzi di stoffa, addirittura pezzi di carta igienica... ma certo che pulita!!! ....poi ci sono quelli regalati, comprati in cartoleria e quelli fatti a mano, da me naturalmente). Posso tranquillamente affermare che quella dei segnalibri è una delle mie tante manie e quindi una delle mie tante collezioni... (un giorno dovrò fare la lista delle mie collezioni perché, ad oggi, non sono sicura di quante e quali collezioni possiedo)... a cui oggi aggiungo due nuovi pezzi realizzati a mano in collaborazione con la mia splendida sorellina dalle mani d'oro... (lei ha messo i disegni e io le applique all'uncinetto)... diciamo che si tratta di una specie di lavoretto di mixed media art in cui si incontrano carta, plastica cotone e colori. A me piace molto, sì sì, mi piace. E a voi?

Buona Vita

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Dillo con un biglietto

Sì, dillo con un biglietto, magari fatto a mano, magari con tanto impegno anche se il risultato non è eccezionale, eccezionale sarà l'amore con cui sarà stato creato.

In questo ultimo periodo ho un po' abbandonato uncinetti e fili... (a volte mi capita di sentirmi esausta o soltanto un po' annoiata a fare sempre le stesse cose e allora mi viene la voglia di mettere alla prova le mie capacità con nuovi progetti creativi)... adesso tocca alla carta.

Ho già parlato altrove di quanto mi sia appassionata alla costruzione di nuove carte fatte a mano e in poco più di due mesi questa cosa si è evoluta e mi sono trovata nel vortice dell'Art Journaling e di tutte le cose infinitamente creative che si possono fare con carta, penne, colori e cartelle di goffratura.

Non mi piace, in genere, mostrare i 'lavoretti' creati con tecniche nelle quali sono ancora inesperta e insicura... (sono una maniaca della perfezione, la mia perfezione imperfetta, mi spiego, le mie cose le mostro solo quando sono perfettamente venute come le voglio io, probabilmente brutte, storte e malfatte agli occhi degli altri ma a me non piace la bellezza oggettiva, quella che tutti non possono far altro che dire sì è bella, mi piacciono le cose brutte storte e malfatte come dico io, mi sono spiegata? Probabilmente no)... ma oggi voglio postare i miei primi due biglietti di auguri, naturalmente handmade e naturalmente molto semplici, abbiate pazienza, sono i primi, quindi...

Buona Pasqua

(a tutti voi)

Buon Cammino

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Finalmente aceto

Questa è la ricetta del mio aceto, da una pagina del mio ricettario, il procedimento
si legge male ma, essendo la pagina lucida, la foto meglio di così non mi viene.

Ognuno ha le proprie fissazioni, magari una, magari due, io ne ho una decina e tra queste dieci... (secondo me sono molte di più ma a voler quantificare mi piace sempre arrotondare per difetto)... c'è quella del "ma se me lo faccio da sola?". Sì, mi piace l'idea di non andare a comprare cose che posso benissimo procurarmi senza pagarle... (no, no aspetta, non mi piace andare a rubare, per carità)... a volerle dare un nome potrei dire che ho la fissa per l'auto-produzione. Ecco, l'auto-produzione appunto, farsi le cose a casa e, di solito, con una minima spesa.

Oggi sono molto contenta perché sono finalmente riuscita ad auto produrmi l'aceto... (nello specifico aceto di vino rosso)... e dico finalmente perché non avendo mai trovato qualcuno in possesso della Madre e disposto a cedermene una parte, sono dovuta partire dal principio e cioè dal vino. Erano ben due anni che ci provavo e ad ogni prova il vino ammuffiva e l'aceto non veniva mentre il mese scorso ho notato, con mia grande sorpresa che nella damigianetta in cui avevo riposto il vino era nata la Madre che altro non è che una patina gelatinosa, credo formata da batteri, che inacidisce il vino trasformandolo in aceto... (per ogni spiegazione scientificamente valida sui batteri che trasformano il vino andate a cercare qualcuno che ne sa più di me e vedrete che troverete gente che dice che la madre non serve, anzi, è dannosa per l'aceto, fatto sta che io ci ho messo due anni per averla e adesso la amo spassionatamente questa creaturina viva che assomiglia molto ad un blob, si quello del film, avete presente?).

Ho anche capito l'errore che ha causato i miei tanti fallimenti, in tutti i miei precedenti tentativi ho usato il vino che si trova in commercio, bianco, rosso, anche quello rosé ho provato ad un certo punto e puntualmente il vino ammuffiva. Il mio ultimo tentativo è riuscito solo perché a Natale un brav'uomo mi ha portato una bottiglia di vino della sua vigna... (vino fatto a casa, capito? Senza solfiti, conservanti e robacce varie. Quindi vedete che l'auto produzione oltre ad essere più economica è più naturale, più salutare e più etica).

Comunque, oggi ho travasato il mio aceto in una bottiglia e rimpiazzato il maltolto con la stessa quantità di vino, sempre di casa perché ho paura di uccidere "Mami" col vino di negozio. Il profumo è ottimo, il sapore deciso e il colore è di un bel rosso anche se dalle foto che vi posto non si direbbe.. Sì, sono proprio contenta.

La bottiglia di vino è nella foto solo per proforma, come ho scritto poco sopra
ho usato del vino di casa.

Buona Vita

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