Torno a casa, affamata, stanca, anche un po' irritata.
La cassetta della posta straripa, scoppia; è intasata di volantini, buste, porcherie varie. La osservo da lontano. La raggiungo? So già cosa troverò al suo interno: milioni di pubblicità elettorali, santini, slogan, cazzate di quelle che si dicono sempre sotto elezioni e che non trovano mai riscontri concreti nella realtà.
Va bene va! La svuoto, vedi mai che tra tante cartacce c'è anche qualcosa di interessante, bollette no! Speriamo di no.
Diavolo quanta roba. Decine di fogli, li spulcio svogliatamente: volti sorridenti, simboli partitici. Cordiale sig.ra...
Cordiale un cazzo! Chi dice che sono cordiale? Il mio pensiero vola alla moltitudine di alberi sacrificati per tale operazione pubblicitaria, poveracci! Poi penso a quanto si spende per pubblicare e recapitare tutta sta "monnezza", che spreco, che rabbia!
Che poi io ho già la mia idea, a una settimana dal voto se non ce l'avessi non andrei a votare quindi basta con sta rottura di scatole.
Alle elezioni comunali si presentano persone che conosco e che che se ne dica, o meglio che che essi dicano di se io li conosco e mi vien da ridere della loro soavità nel riempirsi la bocca di belle parole, oggi che si va in politica solo per supportare i propri interessi. Venitemi a raccontare che lo fate per la nostra città e tenterò di fingere di crederci.
Per le elezioni provinciali vige lo stesso criterio di cui sopra, basta pubblicità regresso!!!
Raccolgo tutto insieme e mi accingo a riempire il sacchetto della raccolta differenziata della carta. Che tutto questo venga almeno riutilizzato e speriamo per scopi più elevati!
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