Attenzione: le mie piccole creature sono bambole da collezione e sono create al solo scopo di essere messe in mostra. Esse non sono giocattoli. A causa della loro natura delicata, non dovrebbero essere utilizzate per giocare.

domenica 29 maggio 2011

La regina dei dannati

Anne Rice è una scrittrice di innegabile talento che mi coinvolge sempre con le sue atmosfere austere. Regina indiscussa del gotico, descrive paesaggi, situazioni, sentimenti con maestria tale da farmi credere di essere parte delle scene che narra, rapisce la mia immaginazione, nutre la mia passione per il sovrannaturale.
Mi sono tuffata tra le pagine di questo suo libro consapevole di ciò che mi attendeva, compiacendomi, pagina dopo pagina, di aver iniziato questa lettura. Capitolo dopo capitolo, la storia si è presentata, palesata, articolata e arricchita fino all'epilogo. Il finale...
Ho trovato brillante e così suggestivo il piano di Akasha per riportare la pace in un mondo fatto di violenze e dolore. La sua idea, assurda eppure logica secondo la sua visione del mondo, non trova sostenitori tra i suoi simili ma chi non ha mai pensato almeno una volta, anche solo segretamente, che nel mondo se le donne avessero comandato ci sarebbe stato meno odio e più amore? Irrealizzabile, certo! Ma così comprensibile questa sua idea, così semplice, attuabile se solo...
Una storia d'amore. Si alla fine è una gran bella storia d'amore, non romantica, non troppo lacrimevole, di certo non a lieto fine mentre gli uomini scampati inconsapevolmente ad un crudele destino, continuano a vedersi passare accanto antiche creature senza neanche riconoscerle.
Ho amato i vampiri, tutti i vampiri di questo libro. Esseri maestosi e oscuri che, almeno loro, ancora escono solo di notte senza anelli magici o porporina iridescente sulla pelle,  vampiri affamati e sanguinosi, che ascoltano i pensieri e ammaliano come da copione, come io me li sono sempre immaginati prima della comparsa dei nuovi redivivi, quelli di twilight e di TVD che sono certamente accattivanti, affascinanti, amabili ma più simili all'essere umano che a quello soprannaturale. Lestat, Marius, Louis, Daniel, Armand, Kayman, Mael e Gabrielle, Pandora, Maharet, la giovane Jesse, per finire con Mekare e Akasha, tutti legati da un amore folle e da un destino comune, non intrecciano relazioni con i vivi ma cercano il loro posto, il loro ruolo nel mondo, la loro ragione di esistere o il motivo per morire. Combattono la loro battaglia in difesa delle loro ragioni, in difesa degli esseri umani, in difesa delle loro stesse vite.
Bello, bello! E' valsa la pena leggerlo.

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